Acquario Blog: Il filtro e le pompe di movimento

22 luglio 2010

Il filtro e le pompe di movimento

L’acquario può essere gestito seguendo svariate metodologie di gestione differenti . La molteplicità dei metodi di gestione possibili e le complesse relazioni che legano tutto ciò che interagisce con l’acquario o che è presente in esso fanno si che sia difficile dare indicazioni generali e largamente condivise. Quindi cercherò di dare alcuni suggerimenti senza pretendere che siano necessariamente le scelte migliori possibili o le uniche scelte possibili. In questo post, e più in generale in questo blog mi riferisco ad acquari di piante high-tech in cui sono presenti, ovviamente, anche i pesci.
Il filtro  e le pompe di movimento
Il filtro è uno degli elementi fondamentali dell’acquario in quanto svolge tre funzioni fondamentali:
  1. Muove l’acqua dell’acquario migliorando la disponibilità di ossigeno per i pesci e di nutrienti per le piante
  2. Rimuove meccanicamente il particolato presente in acqua
  3. Decompone biologicamente e mineralizza l’inquinamento organico presente in acqua e svolge l’essenziale processo di nitrificazione trasformando il tossico ammonio prima in nitriti ed infine in nitrati che non sono tossici per i pesci se non a concentrazioni molto elevate.
Il paradigma da seguire per la scelta del filtro è che nel dubbio è sempre meglio scegliere un filtro più grande rispetto ad uno più piccolo. Spesso si dice che è meglio utilizzare un filtro sovra-dimensionato anche se questa è di per sé una contraddizione (sovradimensionato rispetto a cosa?). Sulla confezione dei filtri commerciali sono spesso riportate le capacità massime e minime dell’acquario per cui il filtro è progettato. La capacità minima non è molto importante mentre la capacità massima è in genere, a mio avviso, sovrastimata. Quindi il mio suggerimento è di prendere la capacità dell’acquario moltiplicarla per due ed accertarsi che la capacità massima prevista per il filtro sia almeno pari a questo valore. Ad esempio per un acquario da 100l consiglio di scegliere un filtro che sia venduto per acquari di dimensione massima di almeno 200l. Consiglio inoltre di scegliere un filtro a porta variabile in modo da poter regolare a piacimento il flusso dell’acqua al suo interno.
Per acquari lunghi oltre 100cm suggerisco di utilizzare due filtri o oppure di utilizzare un filtro ed una pompa di movimento.
Avere più di un filtro da alcuni vantaggi:
  1. Qual’ora dovesse rompersi un filtro l’altro continuerebbe a funzionare evitando il rischio collasso dell’ecosistema dell'acquario.
  2. Se si effettuano le operazioni di pulizia del filtro su un filtro alla volta si ha un minore impatto sulla stabilità dell’acquario stesso.
  3. Si ottiene una migliore e più uniforme circolazione dell’acqua nell’acquario anche se lo stesso effetto si può ottenere anche con una pompa di movimento aggiuntiva anziché con un filtro aggiuntivo.
Posizionare il filtro in modo che la mandata sia in uno dei 4 angoli dell’acquario e che il flusso dell’acqua proveniente dal filtro sia lungo uno dei 2 lati lunghi dell’acquario. Il secondo filtro o la seconda pompa di movimento andrebbe messa all’angolo opposto e direzionata lungo l’altro lato lungo dell’acquario e possibilmente ad altezza differente (ad esempio la prima circa 2 cm al di sotto della superficie dell’acqua e la seconda a circa 10cm dal fondo dell’acquario).  Il pescaggio del filtro può essere posto allo stesso angolo rispetto all’uscita dello stesso anche se questo non è essenziale e in generale lo si pone ad un'altezza diversa rispetto alla mandata per avere un movimento verticale dell'acqua oltre che orizzontale (Se si pone la mandata 2 cm al di sotto della superficie dell'acqua il pescaggio può essere posizionato ad una decina di centimetri dal fondo dell'acquario ). Il posizionamento dei filtri e delle pompe di movimento che ho indicato serve per creare una corrente ciclica ed il più uniforme possibile in tutto l’acquario, senza angoli morti.
Quindi per un acquario da 200l potrebbe essere una buona scelta quella di montare due filtri dimensionati ciascuno per un acquario di al massimo (almeno) 200l oppure un solo filtro che preveda di essere utilizzato al massimo per un acquario di (almeno) 400l eventualmente abbinato ad una pompa di movimento.
Anche la pompa di movimento sarebbe meglio sceglierla a portata variabile in modo da poter regolare il flusso a proprio piacimento.
E’ inoltre preferibile avare più di un filtro o una pompa di movimento aggiuntiva nei casi in cui la presenza di molte piante ostacola la corrente dell’acqua nell’acquario o nei casi in cui la corrente è ostacolata dalla presenza di molte rocce o radici.
Il flusso dell’acqua complessivo dato dalle pompe di movimento e dai filtri dovrebbe essere abbastanza forte da far defluire il particolato presente in acqua verso il pescaggio dei filtri ed abbastanza forte da da far defluire verso le foglie delle piante acqua nuova carica di CO2 e di nutrienti, abbastanza forte da permettere ai pesci di avere a disposizione sempre acqua nuova più ricca di ossigeno. Però il flusso dell’acqua non deve essere tanto forte da ostacolare l’assorbimento dei nutrienti da parte delle piante o da far affaticare i pesci che devono opporsi alla corrente. Quindi suggerisco di regolare le pompe in modo da avere una corrente percepibile ma non eccessiva in tutto l’acquario.
Per quanto riguarda il flusso d'acqua un valore di riferimento potrebbe essere quello di avere un flusso complessivo (netto) pari a circa 3-5 volte la capacità netta dell’acquario (ad esempio 300l/h per un acquario da 100l) tenendo presente che il flusso indicato per i filtri esterni non è quello effettivo ma è calcolato a vuoto e che il flusso effettivo in acquario sarà minore , in particolare se il filtro è posto sotto all'acquario e la pompa deve alzare l'acqua di un metro o più.  Considerate indicativamente metà nel flusso a vuoto  per il calcolo.
Quindi, ad esempio, per un acquario da 200l suggerirei un filtro esterno con una portata fra i 200*3*2=1200l/h ed i 200*5*2=2000l/h. Che corrispondono indicativamente ad un flusso effettivo di 600-1000l/h. Se il filtro è regolabile e genera un flusso superiore può essere utilizzato non al massimo. Se invece il flusso generato dal filtro non è sufficiente può essere integrato da una o più pompe di movimento.  
Preferisco i filtri esterni rispetto ai filtri interni perché in genere sono più grandi e perché considerando la superficie che il flusso dell’acqua attraversa passando nel filtro i filtri esterni hanno in genere una superficie maggiore i quindi il flusso per unità di superficie risulta minore e questo porta ad un passaggio più lento dell’acqua attraverso il materiale filtrante e quindi ad una migliore nitrificazione. (ad esempio un filtro esterno orizzontalmente potrebbe avere una dimensione di 20 cm x 20cm e quindi una superficie di 400 cm^2 mentre i filtri interni hanno spesso dimensioni minori, ad esempio 10 cm x 10 cm e quindi 100 cm^2 di superficie; quindi se la portata del filtro fosse la stessa in entrambi i casi il flusso per unità di superficie nel filtro esterno sarebbe, in questo caso, 4 volte minore). Se si costruisse un filtro interno di dimensioni paragonabili a quelle di un filtro esterno, o comunque di superficie paragonabile e di volume paragonabile, non avrei ragione di preferire il filtro esterno.

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